ALTITUDINE 220 m s.l.m
COORDINATE 39°14′N 16°04′E
SUPERFICIE 32,06 km²
ABITANTI 3.026
Fiumefreddo Bruzio, in dialetto calabrese “Jiumifriddu”, è un borgo del basso tirreno cosentino e prende il nome da Flumen frigidum, cioè dal fiume di acqua che sgorga dalla roccia a pochi km dal mare. Luogo turistico di grande valore, è stato inserito nel prestigioso gruppo dei Borghi più belli d’Italia insieme ad altre realtà calabresi e rappresenta una delle meraviglie storiche, paesaggistiche e culturali della provincia di Cosenza. E’ posto lungo la costa e confina a nord con Falconara Albanese ed a sud con Longobardi. Il territorio risulta formato da un massiccio montuoso-collinare che si innalza davanti al Mar Tirreno andando a formare la vetta più alta della Catena Costiera dell’Appennino Paolano: Monte Cucuzzo. lo stesso, al suo interno presenta boschi di querce, castagni e mortella nel cui sottobosco crescono spontaneamente piante officinali ed aromatiche. Dal massiccio si formano aree collinari molto vaste e nella parte più vicina al mare, in una di queste aree, è edificato il borgo medievale che costituisce il centro storico di Fiumefreddo. Nel borgo è possibile ammirare la maestosità del castello della Valle, rimasto parzialmente intatto e da cui è possibile osservare un meraviglioso paesaggio, nel 1806-1807 il castello subì un duro assedio dalle truppe napoleoniche, nella quale fu quasi distrutto. Dichiarato “Monumento Contro Tutte le Guerre”, con delibera comunale del 26 novembre 2006, nonostante il restauro, mostra chiari segni di battaglie subite in passato, tra cui le cannonate del generale Renyer che risultano ancora ben visibili.
L’area da cui è sorto l’attuale abitato risale al Medioevo, intorno all’anno 1000. Nel corso del tempo Fiumefreddo è stato sottoposto a vari domini: nel 1054 fu conquistato da Roberto il Guiscardo, nel 1098 fu sotto l’autorità feudale di Simone da Mamistra per passare poi nel 1269 al feudatario francese Giovanni de Flenis e poi ancora ad Alfonso Sanseverino feudatario di Carlo II, prima di essere confiscato e assegnato al vicerè di Calabria, Ferdinando d’Alarcon.
Nel 1975 Salvatore Fiume, pittore di origine siciliana, in modo del tutto gratuito iniziò delle opere per ridare lustro al centro storico del paese, dipinse alcune pareti del castello, tali affreschi risultano essere presenti in gran parte e la cupola della cappella di San Rocco. Successivamente collocò, durante gli anni novanta, una statua di bronzo nelle due piazze fiumefreddesi, rivolte verso il mare.
Piatti tipici della tradizione fiumefreddese: