Monastero di Santa Maria

di Monte Persano

Monastero di Santa Maria

E’ sempre con grande devozione chenella prima domenica di settembre di ogni anno, i cittadini del borgo sanlucidano risalgono le colline della loro ridente cittadina, per recarsi a Monte Persano e celebrare la festa della Madonna,venerata con il titolo di Santa Maria.La festa era preceduta da un tripudio di luminarie(falò in segno di riconoscenza alla Madonna)la sera prima della vigilia e vedeva lo svolgersi di una processione di contadini i quali, devotamente, si recavano in chiesa cantando una vecchia poesia che teneva compagnia la Madonna. Questa tradizione, soprattutto passato, portava intere famiglie a trascorrere il resto della notte, fino al mattino seguente, nelle celle che furono degli eremiti, stendendo a terra erbe secche a forma di pagliericcio e chiudendo l’entrata con rami di alberi. L’arrivo della statua della Vergine era salutato da spari e dal suono festante delle cornamuse.

 

L’eremo, che resiste nel tempo, si trova in una zona collinare, a circa tre chilometri in linea d’ariadal piccolo borgo Sanlucidano e può essere raggiunta attraverso la strada provinciale che porta a Falconara o tramite la S.S. 107, dopo alcuni chilometri di percorrenza, anche dalla vicina cittadina di Paola.

 

La struttura è imponente ma a causa delle continue attività franose è visitabile soltanto l’ultimo piano. Dalle piccole finestre e dall’ampio cortile circostante, si può ammirare un panorama mozzafiato: il piccolo borgo di San Lucido, parte della costa tirrenica cosentina e durante le giornate più limpide perché no,incrociare lo sguardo anche con le Eolie e l’Etna all’orizzonte.

 

Da antichi documenti si deduce che un momento particolare della venerazione, eraproprio la veglia alla Vergine: dopo la celebrazione della Santa Messa davanti all’antica chiesa, venivano accese particolari luminarie che potevano essere facilmente avvistate anche dal borgo sanlucidano a distanza, e sempredurante la sera venivano intonati inni religiosi che oramai fanno parte della tradizione del borgo.

 

Nella mattinata di domenica,dopo la prima messa, si svolgeva e si fa tutt’oggi, grazie alla devozione di alcuni cittadini, la processione con la statua della Madonna nei dintorni dell’eremo e si rinnova il segno della benedizione sulla cittadina sottostante.

E’ un luogo di antiche storiel’eremo di Santa Maria: i primi abitanti di questo posto mistico e dal grande valore storico, furono dei monaci basiliani. Gli stessi, contemporaneamente alla costruzione del conventoincominciarono a dedicarsi all’agricoltura, dopo aver disboscato i terreni tutt’intorno.

 

A ogni zona assegnarono dei nomi per contraddistinguerli: S. Angelo, S. Nicola, Cenobio, Deograzia.Dedicavano, com’è facile immaginare, gran parte del loro tempo alla preghierae alla devozione;mentre i monaci più anziani o ammalati abitavano in paese e celebravano la messa nella chiesetta della pietà.

 

Nei primi anni del 1200,da antichi documenti,risulta che l’eremo del Monte Persano divenne una Grancia (vetusto ospizio monastico dipendente da altro monastero) di Fontelaurato,di origine basiliana,ancor prima che fosse ceduta ai Florensi.

 

Solo nel 1893 i sanlucidani ripresero a usare la chiesa in occasione della festività della prima domenica di settembre, tradizione tutt’oggi rievocata grazie alla devozione e alla collaborazione di cittadini del luogo…

 

 

  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
Coast Click
Coast Click
coastclickcalabria@gmail.com

Divulgazione di itinerari, guide e servizi presenti sulla Costa Tirrenica Cosentina.

No Comments

Post a Comment